Le origini
La
famiglia Lacchin, chiamata anche Lachin, Lacchini, de
Lacchinis è di antica origine romagnola. L’antica Forum
Livii (Forlì) ricorda nelle sue storie patrie medievali
i Lacchini, famiglia veramente illustre fino dal 1400,
annoverata fra le casate illustri e patrizie. Un Pio
de Lacchinis era proprietario di un castello, e, nella
sua qualità di castellano, ottenne dagli Ordelaffi,
Signori di Forlì, il titolo nobiliare (1378). Paulo
Lacchini munisce il castello della sua famiglia (egli
era nipote del castellano Pio) di doppio fossato e di
altre opere di difesa e d’offesa, in seguito ad alcune
minacce da parte dei famigli dei Malatesta di Rimini
(1469); Brando Lacchini, nel 1504, viene eletto degli
Anziani pel quartiere di G. Valeriano di Forlì. Pio,
emerito doctoris juris, nell’anno 1601 viene mandato
quale ambasciatore a Roma, presso il Papa Clemente VIII,
indi a Venezia, dal Doge Marino Grimani. Paolo, insieme
al proprio fratello e nipote, viene investito della
Castellania di Ravaldino, per chirografo di Papa Clemente
XI, in data 15 luglio 1713. Antonio, suo fratello, ottenne
per sé e suoi discendenti il titolo di Conte del Sacro
Romano Impero da Filippo Erculano, principe di Blamberg,
autorizzato in ciò dall’Imperatore Leopoldo con diploma
dato da Venezia (15 gennaio 1701). Una diramazione dei
Lacchin di Forlì, molto tempo prima era passata nella
città di Pavia. Verso il 1600 troviamo alcuni interessanti
documenti riguardanti la vita multiforme dei Lacchin
nel Friuli, precedentemente portatisi in quel di Budoia,
poiché i registri canonici di Dardago cominciano a registrare
il loro stato civile fino dal 1554. -(documento) Noi
Pietro Grimani Luogotenente Generale della Patria del
Friuli. Ad istanza del molto Rev.do Mons. Pietro Fiorentini,
Piovano della Reverenda Chiesa di S. Maria di Dardago,
Contado di Polcenigo, si comete al Meriga Comun, et
uomini della Villa di S. Lucia, che sotto pena di ducati
50, debbano ad ogni richiesta di detto Signor Mandante,
congregare la Vicinia, ò Regola, conforme al solito,
et in quella elegger, et Deputati tre o quattro dei
più vecchi, et meglio informati, i quali con loro Giuramento,
debbono dar in nota, e propalar appo il Nodaro, che
a questo effetto sarà condotto, i veri et moderni confini
di tutte le terre, che dal suddetto Sig. Mandante li
saranno nominate etc. Udine 27 febbraio 1674 Pietro
Grimani luogotenente. Il 26 marzo 1674, in obbedienza
all’ordinanza su citata, veniva eletto fra i tre deputati,
Messer Pietro Lacchin Bof. In quell’epoca, nei Libri
dei Rotoli, viene menzionato Don Moniaso Lacchin, piovano
in Dardago, quale possessor di certe terre confinanti
con la strada regolato di S. Lucia, confinanti a mattina,
at mezzo di strada pubblica. Altro Lacchin (Angelo)
Meriga (Sindaco), è descritto quale ricco proprietario
di terre in località detta Fossadelle, confinante a
Gislon Angelo etc. (1694). Nel 1659, un Giovanni Lacchin,
possedeva un molino nei pressi di Dardago. Giovanni
Battista Lacchin (Bof) era Notaio della Villa di S.
Lucia di Budoia (anno 1733) e rogava un importante atto
del Senato Veneto, assieme al collega Mario Mainardi
di Polcenigo; il suo segno di tabellionato (specie di
sigillo particolare) era il seguente: Domenico Lacchin,
nel 1750, era Cameraro della chiesa di S. Lucia, successivamente
19-XII-1769 da un altro documento scritto nella Camera
del Luogotenente in Udine, Vincenzo Morosini, viene
menzionato Messer Giacomo fu Giomaria Lachin, deputato
di Budoia (S. Lucia), quale arbitro in un alienato di
beni della Chiesa di S. Maria Maggiore. Don Giuseppe
Lacchin, nel 1824 era parroco in Aviano. Da Budoia,
un ramo dei Lacchin si trasferì a Sacile, ove si resero
benemeriti nel commercio e nell’industria riuscendo
ammirevolmente per la tenacia di propositi e chiarezza
di pensiero meritandosi titoli cavallereschi da parte
di S. Maestà il Re d’Italia nonché la dedica del loro
avito cognome di alcune strade, dal Consiglio Comunale
di Sacile; eternava così la loro memoria. Fra i vari
detti della numerosa compagine dei Lacchin in Budoia,
ricorderemo: Bof, Tomè, Pelleuto, Polat etc. Dalla linea
di Giuseppe Lacchin - Bof – esce fra gli altri il Signor
Pietro, figlio del Signor Luigi e di Santa Gislon, nato
a S. Lucia di Budoia il 31.III.1904 – sposo della signora
Ines Nadin fu Giuseppe e di Marianna Nadin, nata a Ranzano
di Fontanafredda il 17.IX.1906. figli di Pietro Lacchin
e Ines Nadin sono Nadia Lacchin nata a Budoia il 22.V.1930,
maritata a Pietro Quaia di San Giovanni di Polcenigo
e Luigi Lacchin maritato a Clara Teghil, lignanese doc,
figlia di Giovanna Maria Sandri e fu rag. Guido Teghil,
primo sindaco di Lignano. Figli di Clara e Luigi sono
Alessandro nato a Pordenone il 16.1.1970, diplomatosi
ragioniere all’Istituto Tecnico Commerciale per Ragionieri
Luigi Einaudi di Pordenone nel 1989, sin da giovanissimo
collabora nell’attività di famiglia, dal 1990 fa parte
proficuamente dell’impresa famigliare e Luca nato a
Pordenone il 31.8.1971, diplomatosi ragioniere all’Istituto
Tecnico Commerciale per Ragionieri Luigi Einaudi di
Pordenone nel 1990, sin da giovanissimo collabora nell’attività
di famiglia ed ora laureando in Scienze Economiche e
Bancarie all’Università di Udine.